La "Rosa Bianca"
La "Rosa Bianca" è il primo clamoroso atto della Resistenza giovanile tedesca
contro il nazismo. Avvenne a Monaco di Baviera, culla del movimento delle camicie brune.
Il primo arrestato fu Willi Graf il 18 febbraio 1943 insieme alla sorella
e ai compagni Hans e Sophie Scholl, fratelli, e Christoph Probst.
Willi e altri tre il 19 fu condannato a morte, ma dovette attendere sei
mesi prima dell'esecuzione. Furono condannati a morte in sei. Tre vennero
decapitati subito con la scure : i due fratelli Scholl e Probst che si
fece prima battezzare. La loro esecuzione venne annunciata a Monaco da
grandi manifesti rossi. Poi fu la volta del prof. Kurt Huber e di Alex
Schmorell. Infine quella di Willi.
Il gruppo tutto incorporato nelle giovani leve della Wehrmacht, aveva
distribuito volantini contro il "messaggero dell'Anticristo".
Willi faceva parte come infermiere dell'esercito ed era stato in Serbia e
in Croazia. Allo scoppio della guerra si trovava nel governatorato della
Polonia, poi fu trasferito a Monaco in una compagnia di studenti
universitari e si occupava di filosofia. Considerata perduta la guerra
cominciò con i compagni a raccogliere armi ed a preparare volantini che
vennero lanciati all'Università dai fratelli Scholl il 18 febbraio 1943.
I volantini facevano appello a tutti i tedeschi alla Resistenza e incitavano i colleghi dell'Università di rendersi conto di cosa stava
avvenendo in Germania.
Il loro testo è stato ritrovato ed è impressionante per la capacità
d'intuizione dell'orrore nazista in un popolo abbacinato dal mito del Fuhrer.
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