Comunicato dell'incontro avvenuto in data 24 giugno 2000 presso Villa Gallia - Como L’Istituto di Storia Contemporanea "Pier Amato Perretta" di Como, gli Istituti della Resistenza che con lui collaborano, i gruppi vari che si dedicano alla raccolta di testimonianze sui lager, si sono riuniti il 24 giugno 2000 nel salone di villa Gallia dell’Amministrazione provinciale comasca, alla presenza di autorità e delegati vari. Tutti aderiscono ai principi ideali della campagna per salvaguardare il diritto ad un indennizzo da parte tedesca agli ex lavoratori coatti sfruttati nel 1943, 1944, 1945 dai nazisti. Nel corso della riunione è stata esaminata la situazione di fatto esistente a tutt’oggi e l’azione da svolgere nel prossimo futuro. Dopo una relazione di dottor Lothar Evers, Presidente del Bundesverband Information und Beratung fur NS-Verfolgte, venuto su nostro invito da Colonia, gli interventi dell’avvocato Luca Procacci, del dott. Orlanducci, rappresentante dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia , dall’internamento e dalla guerra di Liberazione, le relazioni del Presidente e del Direttore dell’Istituto di Storia Contemporanea Pier Amato Perretta ed una vivace discussione degli intervenuti, al fine di stabilire una condotta comune nelle trattative con il governo, è stato deciso di: -richiedere al Governo un incontro urgente ed allargato alle associazioni di categoria degli ex internati per definire la politica comune verso la Germania: il Governo italiano deve scegliere i propri rappresentanti ufficiali delegati ad occuparsi di questo problema rimasto in arretrato nella Storia italiana, finanziando la difficile opera di ricerca e catalogazione dei sopravvissuti allo sfruttamento nazista ed alla rielaborazione successiva delle loro memorie storiche; -ribadire l’invito al Governo italiano a presentarsi ufficialmente con un proprio rappresentante a Berlino e nelle organizzazioni che trattano il problema dell’indennizzo; -invitare il Governo italiano a dichiarare alla Germania il diritto di richiesta di indennizzo senza termini brevi di prescrizione, data la difficoltà di reperimento in Italia degli aventi diritto, sottoposti a suo tempo al lavoro coatto in Germania, Austria, Francia, Grecia, Jugoslavia e sul territorio italiano occupato dai nazisti (organizzazione Todt ecc…) -invitare il governo italiano a restituire agli ex internati tutti i documenti originali dell’internamento tedesco sepolti da decenni al Ministero del tesoro, alla Corte dei Conti, nei Distretti Militari o negli Archivi di Stato. Si tratta di documenti essenziali per ottenere oggi l’indennizzo e di cui non esiste fotocopia; -invitare il Governo italiano a studiare un riconoscimento almeno simbolico (come per i cavalieri di Vittorio Veneto) a tutti coloro che nei lager hanno detto "NO" a nazisti e fascisti. -estendere i benefici della legge Pertini e riaprirne i termini -coinvolgere le Regioni nel lavoro di salvaguardia della memoria storica dell’Olocausto italiano e di assistenza nelle pratiche, contribuendo finanziariamente all’iniziativa. L’Istituto Comasco di Storia Contemporanea, che da quando ebbe notizia di una sentenza della Corte Costituzionale tedesca favorevole al diritto all’indennizzo di chiunque abbia sofferto sotto la barbarie nazista, conduce una campagna nazionale di ricerca di nomi di sopravvissuti, riconosce nei Morti e nei Vivi dei lager tedeschi, l’altra parte ignorata della Resistenza italiana e lancia un appello cordiale a collaborare all’azione comune per potere, con l’appoggio del Governo, salvaguardare i diritti di chi da oltre cinquant’anni aspetta da Roma un gesto concreto di riconoscenza. E’ tutta gente alla fine della vita. I loro nomi, finora conservati nei sacrari privati delle famiglie, devono tornare alla luce, ed essere indicati alle nuove generazioni come esempi sublimi di amor di Patria e di Resistenza alla barbarie e alla violenza della guerra. Valter
Merazzi - Direttore CONVEGNO 24 giugno 2000
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